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Palazzo Gyeongbokgung

Palazzo Gyeongbokgung a Seoul in Corea del Sud

Storia del Palazzo Gyeongbokgung

Il Palazzo Gyeongbokgung è il più grande e il più importante dei palazzi reali di Seoul ed è al primo posto tra le cose da vedere a Seoul per la sua importanza storica. Costruito nel 1395 da Re Taejo, fondatore della dinastia Joseon, si trova nella parte settentrionale della città. Era la residenza dei re e delle loro famiglie, nonchè sede principale del governo.

Nel 1592 il palazzo Gyeongbokgung venne distrutto dai giapponesi durante l’invasione della guerra di Imjin. I resti del palazzo rimasero tali per ben 270 anni fino al 1867, quando il governo di re Gojong decise di dare avvio ad un grande progetto di restauro. Purtroppo già durante il 1911, con una nuova invasione da parte dei giapponesi, il palazzo venne distrutto nuovamente e al suo posto fu costruito l’edificio principale del Governatore di Corea, proprio di fronte alla sala del trono.

Dal 1990, sono state avviate le attività di restauro del Palazzo Gyeongbokgung. Le operazioni sono state eseguite con l’obiettivo di restituire al palazzo la sua forma originale. Per conseguire tale scopo, è stato necessario demolire l’edificio giapponese del Governatore di Corea nel 1996, oltre a ripristinare la Porta Heungnyemun e la Porta Gwanghwamun.

Il palazzo Gyeongbokgung ospita anche il National Palace Museum of Korea e il National Folk Museum. Il Monte Bugak si trova proprio dietro al palazzo. A seguito dell’assassinio della regina Myeongseong da parte di agenti giapponesi nel 1895, la Famiglia Imperiale Joseon non è mai più tornata a vivere nel palazzo.

Indice dell'articolo

Visite guidate ed esperienze al Palazzo Gyeongbokgung

Grazie al nostro partner Trazy, possiamo proporre delle visite guidate in lingua inglese del palazzo Gyeongbokgung. Sicuramente visitarlo con una preparatissima guida locale vi permetterà di conoscerne la storia e soprattutto di riviverla. Da menzionare la possibilità di visitare il palazzo nelle ore serali a settembre e ottobre grazie al “Gyeongbokgung Palace Night Opening”.

Scopri tutto sul Gyeongbokgung grazie ad un tour guidato dedicato esclusivamente al grande palazzo imperiale e ai suoi segreti.

Ci sono varie opzioni per il tour dei palazzi: si può scegliere tra mattina, pomeriggio oppure tutto il giorno andando a vedere più palazzi. Quella che occupa tutto il giorno la consigliamo a chi ha poco tempo per visitare Seoul in quanto è molto intensa.

Noleggia l’abito tradizionale coreano ed entra gratis nel palazzo. C’è anche la possibilità di fare un photoshoot professionale presso il Gyeongbokgung o in una casa tradizionale coreana: potrai avere le tue foto in hanbok scattate in posti esclusivi.

Orari d'apertura del Palazzo Gyeongbokgung

  • Gennaio – Febbraio: 09:00 / 17:00 (ultimo ingresso alle 16:00)
  • Marzo – Maggio: 09:00 / 18:00 (ultimo ingresso alle 17:00)
  • Giugno – Agosto: 09:00 / 18:30 (ultimo ingresso alle 17:30)
  • Settembre – Ottobre: 09:00 / 18:00 (ultimo ingresso alle 17:00). In questo periodo spesso c’è il “Gyeongbokgung Palace Night Opening”, evento in cui il palazzo viene aperto in orario serale dalle 19:00 alle 21:30. È un’esperienza suggestiva e altamente consigliata
  • Novembre – Dicembre: 09:00 / 17:00 (ultimo ingresso alle 16:00)
Chiuso il martedì.

Biglietti e tariffe d'ingresso

I biglietti per entrare nel palazzo si possono acquistare presso le biglietterie sul posto. Il biglietto costa 3.000 won per gli adulti da 19 a 64 anni. L’ingresso è gratuito per chi ha 18 anni o meno, per chi ha 65 anni o più, per chi indossa un hanbok e l’ultimo mercoledì del mese (il cosiddetto culture day). L’ingresso per gruppi di almeno 10 persone costa 2.400 won a persona. C’è la possibilità di acquistare il Royal Palace Pass, che al prezzo di 10.000 won vi permette di entrare una volta nell’arco di tre mesi in cinque palazzi di Seoul (Gyeongbokgung, Changdeokgung – incluso il Secret Garden, Changgyeonggung, Deoksugung e il tempio Jongmyo).

Come raggiungere il Palazzo Gyeongbokgung

Il palazzo è facilmente raggiungibile con la metropolitana o con il Seoul City Tour Bus B. In metropolitana, prendere la linea 3 e scendere alla fermata Gyeongbokgung, imboccando l’uscita 5 della stazione.

Indirizzo: 161 Sajik-ro, Jongno-gu, 03045 – Seoul

Le porte di accesso al palazzo

Oltre ad esserci delle imponenti mura costruite intorno all’enorme palazzo, i cancelli per accedere al Gyeongbokgung sono tre:

  • Gwanghwamun
    Oltre ad essere il nome dell’omonima piazza, è anche il cancello principale del palazzo Gyeongbokgung, fu distrutto dalle forze di occupazione giapponesi, lasciando solo la base in pietra. Il governo della Corea del Sud iniziò ripristinare la porta durante l’amministrazione di Park Chung Hee nel 1968. Una struttura in cemento sostituì quella originale in legno. Una struttura autentica in legno di pino sostituì quella in cemento nell’agosto 2010. L’area di fronte alla porta Gwanghwamun, Gwanghwamun Plaza, ospitava alcuni degli edifici governativi più importanti dell’era Joseon ed era il centro della politica e dell’economia. Ora è possibile vedere le statue dell’ammiraglio Lee Soon Shin e del re Sejong in questa zona. Durante ottobre 2023 è stata anche ripristinato l’altare antistante alla porta Gwanghwamun che adesso ha di nuovo il suo aspetto originario
  • Geonchunmun
    Si tratta della porta orientale del palazzo, denominata Porta della Primavera in conformità con l’antica convinzione che l’est fosse associato alla stagione primaverile. La porta si distingue per la presenza di un imponente arco, sovrastato da una torre. In caso di necessità, le sentinelle potevano raggiungere la cima della torre attraverso due ripide scalinate in pietra collocate ai suoi lati. Due ingressi consentono l’accesso alle mura, situati ai lati della porta. Il soffitto della porta è adornato da un dipinto raffigurante nubi e draghi, dipinti nei colori blu, rosso, bianco, giallo e nero. Il Drago Blu è posizionato a est, mentre il Drago Giallo si trova a ovest. Entrambi i draghi presentano cinque artigli e tengono nelle fauci una sfera magica, simboleggiante il re
  • Yeongchumun
    Mentre l’orientamento verso est simboleggia la primavera, l’ovest, al contrario, rappresenta l’autunno, motivo per cui la porta in quella direzione è nota come la Porta dell’Autunno. In epoche passate, proprio al di là di questa porta, scorreva un ruscello, ma oggi è stato coperto e non è più visibile.

Tutti gli edifici del Palazzo Gyeongbokgung

I palazzi coreani a differenza di quelli occidentali, sono formati da più edifici collegati o meno tra di loro. Adesso vediamo quali sono tutti gli edifici e le strutture del Gyeongbokgung. Ti consigliamo di utilizzare questa guida agli edifici del Gyeongbokgung durante la tua visita al palazzo in modo da conoscere l’origine e la funzione di ognuno mentre li stai visitando:

  • Gyeonghoeru
    Uno degli edifici più interessanti di Gyeongbokgung è il Padiglione Gyeonghoeru, costruito nel 1412. Uno stagno artificiale circonda la struttura rettangolare. L’edificio era utilizzato per vari eventi di Stato, tra cui banchetti reali, ricevimento di inviati stranieri e rituali religiosi stagionali. Distrutta nell’incendio del 1592, questa struttura non fu ripristinata fino al 1867. Quarantotto enormi pilastri di pietra sostengono l’edificio in legno. Pilastri quadrati sostengono il lato esterno del padiglione e colonne cilindriche sostengono l’interno
  • Geunjeongjeon
    Costituisce il cuore del palazzo, è la sala del trono. Dedicata alle responsabilità ufficiali del sovrano e agli incontri con gli inviati stranieri. Tra il 1399 e il 1546, sette sovrani ricevettero qui la loro incoronazione. La sua edificazione risale al 1394, durante il terzo anno del regno di re Taejo. Durante le invasioni giapponesi del 1592, la sala fu distrutta dal fuoco, ma nel 1867 fu riedificata da re Gojong. La struttura, disposta su un unico piano, presenta un soffitto maestoso che simboleggia l’autorità reale. Al centro della parete posteriore si erge il trono, presumibilmente circondato da antichi oggetti rituali oggi perduti. Il soffitto è ornato da rappresentazioni di nubi da cui emergono due draghi, simboli del monarca, impegnati in una lotta per una preziosa sfera decorata con gioielli
  • Sajeongjeon, Manchunjeon e Cheonchujeon
    Sajeongjeon era la sala in cui il monarca adempiva alle sue responsabilità quotidiane. Ad oriente di questo spazio si ergeva la sala Manchujeon, mentre ad occidente si estendeva la sala Cheonchujeon. Dopo la Guerra di Corea (1950-1953), della sala Manchunjeon erano rimasti solo i basamenti e nel 1988 fu completamente ricostruita. In confronto alla sala Sajeongjeon, presenta un’architettura più sobria e composta. Posizionata ad occidente della sala Sajeongjeon, la sala Cheonchujeon venne eretta con l’intento di creare una simmetria con la Sala Manchunjeon. Prima delle invasioni giapponesi del XVI secolo, la sala aveva una notevole importanza culturale. Nonostante le sue dimensioni ridotte e la struttura semplice, rivestiva un ruolo di rilievo
  • Sujeongjeon
    Prima che ci fosse l’edificio Sujeongjeon, il re Sejong fece erigere il Borugak e l’Heumjeonggak a sud del padiglione Gyeonghoeru e ad ovest della sala Cheonchujeon. A seguito della devastazione causata dalle invasioni giapponesi del XVI secolo, re Gojong, nel 1867, sostituì questi edifici con la Sala Sujeongjeon, che divenne il più imponente tra gli spazi riservati del palazzo. Nel corso dell’era imperiale, fu designata come l’Ufficio del Gungukgimucheo e, dal 1895 in poi, assunse la funzione di ufficio governativo. Attorno ad essa sorgevano vari edifici minori destinati ad accogliere medici, ospiti e messaggeri, ma nel tempo furono tutti demoliti
  • Amisan
    Il suo nome, Amisan, deriva da quello di una montagna cinese, ma si presenta come un tumulo situato nel giardino retrostante le stanze della regina. Composto da quattro lunghe pietre rettangolari. Tra le aiole dell’Amisan emergono i camini esagonali della Sala Gyotaejeon, la residenza della regina, splendidamente adornati con raffigurazioni animali (draghi, gru, pipistrelli) e motivi floreali (peonie, fiori di pruno, crisantemi, bambù e pini), insieme a caratteri cinesi
  • Jagyeongjeon
    Questo edificio costituiva la dimora della regina madre Jo, madre del re Heonjong (1834-1849), il ventiquattresimo sovrano della dinastia Joseon. La sua costruzione fu commissionata da Lee Ha-eung, reggente e padre di re Gojong, il ventiseiesimo sovrano (1863-1907). L’edificio attuale è una fedele ricostruzione del 1888, eretta dopo che la struttura originaria fu completamente demolita. Un aspetto unico di questo edificio è la presenza di una camera da letto, unica ancora visibile nel palazzo. Situata a nord-ovest, la camera è dotata di riscaldamento a pavimento tramite il sistema ondol, mentre a sud-est si trova un padiglione destinato all’uso estivo. Dei muri interni originari, solo uno è rimasto, ornato con rappresentazioni dei dieci simboli di longevità e decorazioni floreali. La porta d’accesso all’ala sud e i camini sono splendidamente decorati con dipinti raffiguranti draghi, gru e altri simboli di longevità
  • Hamhwadang e Jipgyeongdang
    La sala Hamhwadang si posiziona ad ovest della Sala Jipgyeongdang, a cui è collegata. Originariamente, l’edificio era circondato da due corridoi, uno rivolto a ovest e l’altro a sud, e da una recinzione con due pilastri. Tuttavia, tutto ciò fu demolito, ad eccezione della struttura principale. Sia la Sala Jipgyeongdang che la Hamhwadang facevano parte dell’Heungbokjeon, le stanze da letto reali, posizionate a nord dell’Amisan. In un periodo successivo all’annessione giapponese, entrambe le sale vennero adoperate come uffici museali
  • Hyangwonjeong
    Nei giardini retrostanti del palazzo si trova l’Hyangwonji, un pittoresco laghetto dominato al centro da un’isoletta su cui svetta il grazioso padiglione a due piani Hyangwonjeong. Questo incantevole edificio è accessibile tramite un ponte di legno chiamato Chuihyanggyo, collegato alla sponda meridionale. Il laghetto ebbe origine nel lontano 1456, ma la sua configurazione attuale, insieme al padiglione e al ponte, risale al 1873. Le sue rive sono ornate da varie piante acquatiche, mentre le sue acque ospitano graziose carpe. Sull’isoletta, sono state diligentemente coltivate diverse varietà di azalee, aggiungendo ulteriore fascino a questo idillico angolo del palazzo.