Da più di sette giorni, in Corea del Sud si registra una pioggia incessante che ha provocato 41 morti a causa di frane e allagamenti. Le intense precipitazioni hanno colpito il Paese a partire dal 9 luglio, causando danni sempre più gravi. Oltre alle vittime, ci sono 35 feriti, un numero che potrebbe aumentare rapidamente se le piogge non cessassero. Al momento, i soccorritori sono ancora alla ricerca di 9 persone disperse a causa delle numerose frane, soprattutto nella zona montuosa del Gyeongsang settentrionale, la provincia più colpita, e degli allagamenti. Per affrontare l’emergenza, il Governo ha mobilitato oltre 10.000 soldati per supportare le operazioni di soccorso.
Inoltre, le piogge abbondanti hanno costretto oltre 12.000 persone a evacuare le proprie abitazioni e hanno causato interruzioni di corrente per circa 28.000 famiglie in tutto il Paese.
La maggior parte delle vittime, in particolare 14 persone, sono state segnalate nel tunnel sotterraneo di Osong, situato nella città di Cheongju, nella regione centro-ovest della Corea.
La maggior parte delle vittime, in particolare 14 persone, sono state segnalate nel tunnel sotterraneo di Osong, situato nella città di Cheongju, nella regione centro-ovest della Corea. In questa zona, decine di veicoli, tra cui un autobus, sono rimasti intrappolati in una frana improvvisa che ha causato l’inondazione del passaggio con acqua e fango in soli tre minuti, portando al collasso della galleria lunga quasi 700 metri. Le autorità hanno immediatamente mobilitato sommozzatori e altri operatori per salvare i sopravvissuti e recuperare i corpi delle vittime. Le operazioni di ricerca all’interno del tunnel sono state concluse nella notte di lunedì.
Il tunnel si trovava a soli 600 metri dal fiume Miho, che già era esondato la sera del 15 luglio. I familiari delle vittime sostengono che le autorità avrebbero dovuto chiudere il tunnel il più presto possibile data la quantità di pioggia che era caduta a Cheongju, con oltre 54 cm registrati dal 9 luglio scorso. La polizia ha annunciato l’avvio di un’indagine sull’alluvione, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Yonhap.
Anche il sistema dei trasporti è stato gravemente colpito in molte aree, con 140 strade impraticabili a causa delle inondazioni. Le linee ferroviarie sono state interrotte e spostarsi in treno è praticamente impossibile a causa dei binari danneggiati.
La Korea Meteorological Administration, l’agenzia meteorologica del Paese, prevede che le forti piogge continueranno almeno fino a mercoledì 19 luglio, colpendo soprattutto il centro e il sud della Corea. Le aree più a rischio sono quelle che hanno già subito pesanti danni nei giorni precedenti, come la provincia di South Jeolla, che ha registrato tra i 30 e i 60 mm di pioggia nelle ultime ore. In alcune zone colpite, la quantità di acqua caduta in tre giorni ha raggiunto i 60 cm. La media annuale delle precipitazioni in Corea del Sud varia tra i 100 e i 180 cm, il che rende evidente la gravità della situazione.
Il presidente Yoon Suk-yeol ha criticato i funzionari locali per la loro inadeguata risposta alle alluvioni, affermando che non hanno seguito le indicazioni per gestire questo tipo di emergenza. Durante una visita nella provincia di Gyeongsang, una delle più colpite, ha inoltre affermato che eventi climatici estremi come questo, sebbene anomali, diventeranno purtroppo sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico.
Le condizioni meteorologiche avverse hanno colpito anche molte altre parti del mondo. All’inizio del mese, inondazioni incessanti hanno colpito l’India, il Giappone, la Cina, la Turchia e gli Stati Uniti, senza dimenticare la recente violenta alluvione della nostra Emilia-Romagna.